Ciao,
grazie per aver risposto al breve sondaggio che ti ho proposto!
Ho impiegato qualche giorno per leggere tutte le risposte, ma è stato davvero interessante scoprire quante informazioni possiamo condividere per il servizio dell'ostiario!
All'inizio di questo servizio non capivo molte cose, altre le facevo solo perché le avevo viste fare nello stesso modo, ma fondamentalmente senza conoscerne il significato profondo.
Pensa alla croce, che nell'itinerario neocatecumenale, fin dalle catechesi iniziali, accompagna i catecumeni alla riscoperta del battesimo.
Kiko ha disegnato una croce per le celebrazioni del catecumenato, denominata "Croce Merkabà". Kiko, come artista, ha stabilito con questo segno liturgico una identità per uno degli elementi più importati della vita cristiana. Nel Cammino si da una attenzione speciale ai segni liturgici, perché il culto deve essere un riflesso dell'amore di Dio per gli uomini. Per questa ragione non si può sottostimare il valore ed il significato di certi elementi della celebrazione. Ignorare detto significato equivale a perdere l’opportunità di partecipare più direttamente al mistero dell’Amore cristiano: “Amatevi come io vi ho amato” (Gv 13,34). Come ci ha amato il Signore? “Quando eravamo suoi nemici” (Rm 5,6-10).
La base della croce ha tre serpenti che evocano il racconto degli ebrei nel deserto, quando furono colpiti dalla piaga dei serpenti velenosi e Mosè ordinò di innalzare un serpente di bronzo, in modo che quelli che erano stati morsi, guardando il serpente innalzato non morissero.
La Croce ha i simboli Alfa e Omega nelle due braccia, in alto un triangolo che incornicia la Tau e rappresenta la Trinità. Nella parte inferiore il simbolo del pane eucaristico.
Nella parte posteriore della croce è rappresentata l’immagine di Maria, la Madre di Dio ai piedi della croce, mentre Gesù è agonizzante.
La croce è coronata da una Merkabà, il carro di fuoco del libro di Ezechiele, che simboleggia i quattro Evangelisti e l’Evangelizzazione nei quattro angoli della terra. Allo stesso tempo compaiono i tetramorfi che simboleggiano i quattro evangelisti. Il volto di un uomo rappresenta il Vangelo di Matteo; la figura di un leone, il Vangelo di Marco. La figura dell’aquila il Vangelo di Giovanni; la figura di un bue, il Vangelo di Luca. E’ risaputo che ogni tetramorfo si assimila ad una passione umana, che si domina mediante la Parola di Dio con ciascuno dei vangeli.
All’inizio dell’era cristiana le rappresentazioni artistiche offrivano un Cristo glorioso, vestito con una tunica sacerdotale e la corona reale, pur essendo sulla croce Lui è Vittorioso. Successivamente, nel Medioevo, si cominciò a rappresentare Cristo sofferente.
La croce che si dovrebbe utilizzare nelle celebrazioni è generalmente la croce astile, a differenza degli altri crocifissi che potrebbero esserci addossati al presbiterio o sospesi sopra l’altare. La “Croce Gloriosa” è anche processionale, si può utilizzare all’inizio della processione d’ingresso delle celebrazioni più solenni.
Ma qual è il significato di essere innalzata? E’ una casualità o ha una importanza determinata che ignoriamo?
Te lo spiegherò approfonditamente nel corso che sto preparando, nel quale vedremo anche il significato degli altri segni della celebrazione, la sistemazione dei fiori, la pulizia dei vasi sacri e tanto altro! Non perdere le prossime email.
La pace!
Chiara